Il problema delle regate di monotipi è
che normalmente vince il migliore
Sommario:
REGATES ROYALES A CANNES
. 106 Dragoni alla partenza
PROSSIME REGATE IN ITALIA
I DRAGONI CLASSICI
REGATES ROYALES A CANNES
Venerdì, 29 settembre – Si può sognare una giornata più
bella per riunire oltre 230 barche a vela nella baia di Cannes ? Un bel sole
estivo e un vento da Sud che decide all’inizio del pomeriggio di soffiare
più e più forte al punto di alzare rapidamente un’onda corta
dando vita e rilievo alle regate della giornata. Dragoni agitati, le classi
metriche in iperattività e le vele classiche con una forza di vento ideale
per conservare tutta le tela a riva hanno giustificato la reputazione sportiva
delle Régates Royales. Con più di 15 nodi di vento gli equipaggi
hanno dovuto impegnarsi per curare le manovre e trovare le traiettorie adatte.
Le carte sono state ridistribuite in tutte le classi e chi rideva nei giorni
di vento leggero oggi ha dovuto masticare amaro.
. 106 Dragoni alla partenza
Nella loro ultima giornata di regate i 106 Dragoni provenienti da 19 nazioni
europee e 3 extra-europee (USA, Canada e Hong Kong), con a bordo il più
alto numero di campioni olimpici e non, hanno conosciuto finalmente delle condizioni
rudi, dando la possibilità di esprimersi agli specialisti. Vincitore
ieri, Poul-Richard Hoj-Jensen (DANISH BLUE), vincitore dell’edizione 2003,
vice-campione europeo 2005, due volte medaglia olimpica, ha dovuto tenere d’occhio
il suo diretto concorrente, l’irlandese Don O’Donaghue (SEA BIRD).
Ma la baia di Cannes ha deciso altrimenti ed è stato l’irlandese
(6-9-4-2-38 i risultati parziali) a salire sulla vetta della classifica generale
dopo le 5 prove, con uno scarto, disputate a partire da domenica.
Hoj-Jensen (5-34-1-1-29) è secondo, mentre è terzo il danese Franck
Berg (GET A WAY)(1-68-6-21-8), che vanta numerose vittorie a Cannes.
Il russo Georgy Shaiduko (ex campione della vela olimpica) su RED OCTOBER è
quinto (11-14-3-11-BFD). BB QUEEN di Markus Wieser, vincitore delle Régates
Royales dell’anno scorso e della Gold Cup 2006, è 6° (12-3-26-BFD-1).
Degno di nota il 10° posto di MON 1 "MUNEGU" (Christian BOILLOT,
Jean-Sébastien PONCE, Richard PERNICI)(42-1-65-14-5) , vincitore della
seconda prova e primo equipaggio mediterraneo.
Il bretone Louis Urvois e il suo AR YOULEG, vincitore nel 2004, è 20°
e primo dei francesi (28-38-12-17-24). DIRASTAC’H, con l’ex campione
del mondo di 470 Gildas Philippe al timone, è 24° (29-8-58-44-10).
THOUBAN, timonato dal Presidente della Federazione Francese di Vela Jean-Pierre
Champion, è 79° (79-63-41-74-83).
Bassi in classifica i due italiani. Paolo Manzoni (TRAMONTANA) è 82°
(61-94-61-BFD-49) e Antonio Viretti (FANFOUETTE) 96°.
PROSSIME REGATE IN ITALIA
Le prossime regate di Dragoni si svolgeranno nella meravigliosa cornice del
lago di Garda:
. a Torbole dal 19 al 22 ottobre per disputare la Hans-Detmer Wagner Cup, organizzata dal Munchner YC e dal Circolo Vela Torbole;
. a Malcesine il 4 e 5 novembre per la Malcesine Dragon's Cup organizzata dalla Fraglia della Vela Malcesine.
In allegato i Bandi di regata.
I DRAGONI CLASSICI
La definizione di un Dragone Classico? Non esiste nelle Regole di Classe, tuttavia
viene accettata quelle che stabilisce che un Dragone costruito prima del 1972
in modo convenzionale come indicato nei piani di costruzione originali, conformemente
alla regola IDA 1.61.
Così tu hai il tuo Dragone Classico. E’ in buono stato, o almeno
in condizioni di essere restaurato, e ti domandi da dove partire.
La risposta è data dall’uso che intendi fare del tuo Dragone: vuoi
regatare oppure sei semplicemente soddisfatto della sua eleganza?
Nel primo caso il restauro dovrà essere fatto sotto il controllo degli
stazzatori e del regolamento di stazza. La prima regola da tenere ben presente
è la 1.81: "Nessuna barca potrà prendere parte ad una regata
della classe senza un valido certificato di stazza e il suo proprietario deve
essere membro di una associazione nazionale di classe".
E’ molto semplice: senza certificato di stazza la tua barca non è
un Dragone,.
Pertanto conserva la validità del tuo certificato se ne hai uno, e se
non ce l’hai cerca di ottenerlo dalla tua associazione nazionale, e cioè
dall’Associazione Italiana Classe Dragone..
Ma attenzione, se intendi intraprendere un restauro importante le regole devono
essere strattamente seguite, ci sono per proteggere le barche esistenti. Seguile
accuratamente e il tuo Dragone Classico restaurato sarà caldamente accolto
come un vero Dragone.
Si presume che una barca sottoposta ad un vasto restauro sia stata cambiata
durante questa operazione. Pertanto conserva la validità del tuo certificato
assicurandoti che non ci sono stati cambiamenti nella forma dello scafo. Se
degli errori durante il restauro portano alla perdita della conformità,
allora l’imbarcazione deve essere misurata sotto le regole attuali, molto
più rigide, e certamente non potrebbe essere accettata.
Le regole attuali sono sul sito dell’IDA http://www.intdragon.org/index.htm
.
Se si tratta solamente di portare la barca al suo stato originale e riverniciarla
e rimettere a posto l’equipaggiamento, allora non ci sono problemi. Se
non c’è certificato, chiedi un parere. Le regole sono fatte per
trovare una soluzione.
Prima di intraprendere grandi lavori, particolarmente se la coperta deve essere
rifatta, bisogna seguire la procedura: scrivere al Chairman dell’ IDA
Technical Committee, Graham Bailey (e-mail: gbailey@elbornes.co) che metterà
poi in contatto con il Chief Measurer Gunter Ahlers (e-mail Technik@dsv.org
).
Quando sarà il momento del controllo di stazza, lo stazzatore dovrà
essere convinto, in quanto dovrà riferire all’IDA se ha qualche
dubbio. Pertanto registra ogni fase del processo di restauro per confermare
che la forma della barca non è stata modificata, perché in tal
caso le regole di stazza saranno quelle dell’epoca nella quale la barca
è stata costruita (Regola 1.61).
(estratto da un articolo di Richard Green pubblicato nel sito dell’IDA
www.intdragon.org , traduz. di AV)
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